giovedì 29 novembre 2007

Struttura del corpo umano 1: BUSTO, Massimo Dall'Oglio

Tutorial n°57

Altri TUTORIAL STRUTTURA CORPO UMANO
-Struttura1: Introduzione e BUSTO
-Struttura2: ADDOME E BACINO
-Struttura3: Il BRACCIO
-Struttura4: ARTI INFERIORI

-Struttura5: TESTA

Ciao a tutti!

Da oggi cominceranno una serie di tutorial dedicati alla composizione del manichino.
Il manichino è sicuramente la base per la realizzazione di una corretta anatomia e, infatti, si tratta di uno studio iniziale che aiuta a chiarirci le idee sulla posa che assumerà il nostro personaggio all’interno della vignetta.
Alla realizzazione di un buon manichino si associano freschezza del segno e grande spontaneità, non possiamo dedicare troppo tempo a questa fase perché il nostro obiettivo deve essere quello di “cogliere” la posa ideale, quella più fresca, “sincera”… quella insomma che più si avvicina alla prima immagine che ci compare in testa nello stesso istante in cui pensiamo alla scena da disegnare.
Non vi è mai capitato di avere in mente una fighissima posa e poi perderla in fase di realizzazione passando e ripassando sul manichino mille volte? Questo capita perché non siamo “padroni” delle forme che compongono il manichino e di come queste interagiscono tra loro. Nel momento in cui diventiamo insicuri, quella favolosa anatomia che avevamo nel cervello si è trasformata sulla carta in un qualcosa di simile al gobbo di Notre Dame.
Il lavoro che comincerò da oggi rappresenta una sintesi di come io affronto la realizzazione del manichino. Potrete non sentirla vostra ovviamente ma spero possa esservi utile per un approfondimento generale sull’argomento.
La cosa che mi preme di più in questi incontri virtuali è, però, cercare di farvi capire che non esiste UN MODO di fare il manichino, ognuno di voi dovrà necessariamente fare i conti con il suo stile ed il suo personale modo di vedere le cose e se questi tutorial vi aiuteranno a scoprire il VOSTRO MODO, allora… ne sarò strafelice ^_^

La serie di tutorial sarà suddivisa come segue:
Parte1 il busto
Parte2 l’addome e il bacino

Parte3 braccia e gambe

Parte4 testa
Parte5 interazione tra le forme
Parte6 proporzioni
Come potete notare le proporzioni sono alla fine e la testa è l’ultima forma che studieremo. Tutto questo perché prima si va in bici con le rotelline e pian piano s’impara ad andare su due ruote no?


INTRODUZIONE ai tutorial

Potrei cominciare subito col darvi in pasto “il busto” ma credo non avrebbe senso senza questa premessa:


Quelli che vedete sono un cerchio e una linea curva. Se ci pensate bene un buon disegno è sempre frutto di segni giusti nel posto giusto completati da una dose notevole di buon gusto, così sembra facile… ma sappiamo tutti quanto sia difficile FARE fumetti e quindi l’unico modo per risolvere la questione è aggredire il problema affrontando una cosa per volta volta: SEGNI GIUSTI NEL POSTO GIUSTO. Il buon GUSTO lo affrontiamo alla fine di tutti i tutorial.



Magia! Quelli che prima erano un cerchio ed una linea curva ora compongono una sfera!




E ora? Sembra funzionare ancora ma c’è qualcosa che non quadra vero? Quella linea curva proprio non mi convince. Vedete come in questo stupido esempio sia bastato cambiare leggermente la linea curva per darmi anche impressioni differenti? Immaginate cosa può accadere quando errori del genere si accumulano nello studio di un manichino, c’è proprio da diventar matti.
Nel manichino sbagliare una linea può compromettere tutta la struttura quindi d’ora in avanti non dovremo sottovalutare nulla nei nostri esercizi e mettere la massima concentrazione su ogni singolo segno.
Aggiungiamo qualcosa:


Mmmm… non succede come nel cerchio, non mi basta la linea curva per “rendere” la forma che voglio rappresentare, non ho di fatto un’idea di tridimensionalità. Quello che manca è LO SPESSORE:


Ops… eccolo! Bastano davvero pochi segni per ingannare il nostro cervello.


In sintesi dobbiamo riuscire e soprattutto educarci all’osservazione delle forme tridimensionali, cogliendone la forma e lo spessore. Per quel che mi riguarda ho risolto la cosa definendo le linee che vedete nella figura:
LINEA MEDIANA: è la linea che divide una forma a metà, ovvero, mi sforzo sempre di ricercare le simmetrie di un oggetto.
CURVA DI SPESSORE: è quella linea che mi comunica COME l’oggetto occupa lo spazio, qual è il suo volume, il suo INGOMBRO.
Tutto sto papocchio di roba introduttiva ci servirà nei tutorial sul manichino per arrivare a questo concetto:



Ma è un braccio! Urka.
Si vedono chiaramente la linea mediana e le curve di spessore.

TUTORIAL PARTE 1: il busto




Per disegnare il busto nel mio manichino uso la botte.



Ribalto la botte su un lato e cerco la linea mediana e la curva di spessore. Questa fase è mooooolto importante perché ci dà dei riferimenti visivi e obbliga il nostro cervello a vedere una forma tridimensionale. Se diamo per scontato che queste linee esistono non sarà mai come DISEGNARLE. Infatti se le mettiamo su carta VINCOLEREMO sempre il cervello con punti di riferimento concreti che limiteranno moltissimo gli errori.
Nel busto la curva di spessore coincide anche con un’altra linea mediana che divide la figura a metà, proprio dove passa lo sterno e dove si congiungeranno le clavicole.




ESERCIZIO1: ora, mano alla matita e olio di gomito a disegnare tante botti in tutte le posizioni cercando di individuare sempre le linee fondamentali per simmetria e volumi ok?
Ora che siamo diventati “MASTRI BOTTAIUOLI” dobbiamo fare il grande salto e trasformare la botte in un busto decoroso:


Non spaventatevi! E’ più semplice di ciò che sembra.
Alla botte dobbiamo semplicemente aggiungere pochi segni:
Le clavicole che partono dalle estremità della botte per arrivare a circa 1/3 della curva di spessore
La linea del diaframma che parte anch’essa dalle estremità della botte e incontra la curva di spessore a 2/3 circa.
Come vedete i riferimenti sono semplici e basta dividere in 3 parti (a,b e c) la curva di spessore.
Lo so, sembra una lezione di geometria… ma senza “geometrici punti di riferimento” credo che non si vada da nessuna parte.
Ripuliamo il casino ed ecco il risultato:



In fin dei conti ci siamo spaventati per poco vero?
Ho scritto BUSTO MASCHILE perché questa cassa toracica è ampia e robusta, se vogliamo ottenere un busto femminile ci basta ridurne il volume e stringere la botte verso il diaframma:


ESERCIZIO2: inutile che ve lo dica… disegnare, disegnare e disegnare busti in molteplici posizioni


Per concludere vediamo la schiena:


Ormai siamo assolutamente padroni della botte e per la schiena ci basta trovare le linee delle scapole… nulla di più semplice. Notate come la linea mediana/curva di spessore ora coincida con la colonna vertebrale. Questa linea sarà TUTTO quando comporremo il busto con l’addome e il bacino.
Bene! Per ora mi fermo qui.
La prossima volta affronteremo addome e bacino.
Ciao!




Massimo Dall'Oglio


NEXT 3/12/07: Andrea Gadaldi, Illustrazione9

lunedì 26 novembre 2007

Disegno10, Paolo Raffaelli: L'Importanza della Documentazione

Tutorial n°56

Perché ci si dovrebbe documentare per fare un fumetto? Una prima risposta è che la documentazione investe completamente storia, ambienti e personaggi di un fumetto, che sia un ciclo in più volumi o una tavola autoconclusiva, che sia ambientato in un epoca e un luogo precisi o sia un umoristico fantascientifico, comunque sarà necessario fare una ricerca attenta di tutti gli elementi che saranno rappresentati.
Proprio per poter approfondire la maggior parte delle situazioni la tavola di cui insieme vedremo lo sviluppo ha bisogno di una documentazione imponente, quasi puntigliosa e a più livelli di conoscenza. Cercherò quindi di descrivere oltre che le fonti e i modi di ricerca anche l'approccio a un fumetto così specialistico.

Voglio fare una premessa: una buona documentazione sarà notata anche da chi non sa nulla delle vicende e del periodo storico narrati, perché darà a voi che la utilizzate la possibilità di inserire una miriade di elementi, a volte addirittura strutturali e non decorativi, alla vostra storia. Avere inoltre ben delineato il periodo che si vuole narrare e conoscere a fondo l'argomento specifico è sempre un vantaggio non indifferente che salvaguarda anche dall'accorgersi, magari a metà della lavorazione, che si è fatto qualcosa che non ha fondamento storico.

Veniamo alla tavola di cui questo è il primo schizzo fatto soprattutto per leggere la disposizione dei pesi e il senso della narrazione. Sembra un guazzabuglio di segni ma io già ci vedo il lavoro terminato (ho doti divinatorie).



Siamo nell'autunno del 1944, sul fronte occidentale, in un aeroporto della Luftwaffe, la forza aerea tedesca. La situazione volge al peggio per le armate del Terzo Reich che sono ormai in ritirata su tutti i fronti, gli alleati sono sbarcati in Normandia il 6 giugno del 1944, a agosto hanno liberato Parigi e adesso stanno ricacciando i tedeschi verso il Reno. Fino a qui qualsiasi libro di storia vi sarà d'aiuto.

lunedì 19 novembre 2007

Angel's Friends: Fabrizio Lo Bianco

Tutorial n°55


Angel's friends è un fumetto ideato da Simona Ferri e curato da Red Whale per la Play Press. L'arco narrativo è opera di Bruno Enna e le sceneggiature sono affidate a un team di sceneggiatori (lo stesso Bruno Enna, Giovanni di Gregorio, Stefano Enna e Fabrizio Lo Bianco) che ha lavorato anche su testate Disney (Topolino e Monster Allergy) e Rainbow (Lys).



giovedì 15 novembre 2007

Illustrazione 7 photoshop, Fabio Lai: Cowboy

Tutorial n°54

- Premessa
Il disegno iniziale è stato realizzato con matita HB su normale carta da fotocopie, successivamente scansionato (a 1200 dpi onde conservarne una versione in high resolution, ho poi lavorato su una versione a 300dpi) e colorato con Photoshop CS.
Ho preferito disporre i livelli come segue: sotto a tutti un livello bianco (che poi non serve a niente) sopra a questo uno contenente soltanto il nero e gli altri posti “a panino” tra i primi due. Questo sistema mi permette di cambiare agevolmente il colore del tratto in qualunque istante a mio piacimento.
Ho lavorato in metodo CMYK nell’ottica di un’eventuale pubblicazione (sai mai!).

- Cominciamo dando un’occhiata alla versione in B/N.
E’ un disegno piuttosto semplice, quasi privo di prospettiva, nato estemporaneamente da uno schizzo, quindi senza particolare progettazione. Permette di divertirsi molto con la colorazione delle varie superfici senza doversi preoccupare troppo di effetti di profondità atmosferica.
Come vedete il tratto è in parte colorato (in realtà questi cambiamenti sono stati fatti in corso d’opera), del tratto iniziale ho lasciato nero solo quello dei soggetti che reputo debbano spiccare nella composizione, creando così un effetto prospettico; lo sfondo dal tratto più chiaro appare più lontano dei personaggi col tratto nero.
Certi particolari poi tendevano a spiccare troppo prendendo un’importanza eccessiva (i peli sulle braccia del cabboy, le linee dinamiche che seguono il percorso del revolver o il capello del bimbo) e quindi necessitavano di essere “ammorbiditi”.
Il concetto è banale ma lo spiego giusto per quelli che di norma non ci arrivano (sì, ce l’ho con te!).


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