lunedì 18 giugno 2007

Colore Tradizionale, Gobbetti: Acquerello 2

Tutorial n°17

Questo piccolo tutorial è stato fatto principalmente per acquisire più sicurezza quando si utilizza una colorazione diluita come l'acquerello o la china. La tecnica in se è semplice ma complessa nello stesso tempo, necessita solo di un'estrema sicurezza e soprattutto di velocità .

Occorrente:

Carta per acquerello: rigorosamente di cotone con una grana abbastanza grossa, io uso la carta liscia della Arches, la trovate nei negozi specializzati per belle arti. Una piccola osservazione sul taglio della carta, mi raccomando, tagliatela a strappo. Segnate il perimetro e tagliatela, strappandola, tenendo appoggiata una stecca sulla carta, in mancanza d'altro, piegatela e tagliatela con un coltello con i denti larghi. La carta di cotone ha una peculiarità , ti da la possibilità di cancellare gli errori commessi tamponando una spugna naturale imbevuta d'acqua sulla parte da cancellare ed asciugando successivamente con un fazzoletto di carta.

Acqua: tenete sempre a portata di mano un bicchiere d'acqua pulita, vi servirà per diluire il colore e pulire i pennelli.

Acquerelli: in pasticca, solitamente uso i Winsor & Newton o i Lukas. Vietatissimi il bianco ed il nero. Il bianco lo avete già , è il colore del foglio! Nella tecnica ad acquerello, utilizzare il bianco, è peccato mortale!

Pennelli: i pennelli da utilizzare devono essere possibilmente di martora ma in giro se ne trovano di sintetici molto buoni, l'unica pecca dei sintetici è che assorbono troppo il colore e devono essere intinti più volte. Quando acquistate un pennello, ricordatevi che è ricoperto da uno strato di amido che serve per conservare meglio le setole. Per ripulirlo dall'amido, immergetelo nell'acqua per una notte stando attenti ad immergere solo la parte delle setole e non il manico di legno che per la troppa acqua rischierebbe di gonfiarsi. Il formato ideale non esiste, dipende molto dal tipo di lavoro che si intende fare, in questo caso ho utilizzato un pennello a punta tonda n° 6







Fase 1: nella prima fase dovrete fissare il foglio ad un supporto, se il foglio è leggermente imbarcato, altrimenti lo potrete lasciare libero (in genere mi diverto a miscelare i colori muovendo il foglio quindi il più delle volte non lo fisso). In questa fase dovrete avere già le idee chiare, la vostra immagine deve essere già impressa nella mente. I gesti dovranno essere rapidissimi e decisi, altrimenti le macchie di colore si sovrapporranno creando delle zone confusionate alquanto inestetiche. Di solito, suggerisco, prima di iniziare la stesura del colore, di preparare una tavolozza di tinte con i vari accostamenti già predefiniti, il colore deve essere molto diluito, non abbiate paura se eccederete con l'acqua, si può sempre assorbire con il lembo di un fazzoletto di carta. Per chi ha un approccio iniziale con questa tecnica suggerisco un piccolo esercizio di respirazione. Prendete un foglio di carta da fotocopie e l'occorrente per dipingere ( acquerelli e pennelli) . Mettetevi seduti dritti, posizionate il pennello imbevuto di colore all'inizio del foglio, inspirate e con un gesto verticale dal basso verso l'alto espirate, tirando contemporaneamente una pennellata. Questo esercizio serve perché, quando si utilizza questa tecnica, è molto importante il controllo totale del braccio. Si impara così a tenere il braccio saldo, un po' come quando si gioca a freccette o si fotografa. Fatto l'esercizio, iniziate a delineare il soggetto che avete intenzione di rappresentare. Dovrete già definire le zone di luce ed ombra, il disegno deve essere completo. Io utilizzo solo un colore di base che andrò a modificare nella fase successiva.

Fase 2: in questa fase si dovranno definire meglio le varie parti del soggetto caricando le parti in ombra assoluta distinguendole da quelle in luce piena. Solitamente utilizzo colori di tonalità simili da “sporcare"con tinte complementari. Ad esempio: se il viso è, come in questo caso giallo, utilizzerò un rosso acceso per gli scuri ed un blu per definire meglio le zone in ombra. Questa fase deve essere fulminea, onde evitare l'assorbimento del colore troppo velocemente! Per definire le tinte, di solito, faccio colare delle gocce cariche di colore sulle zone interessate, successivamente muovo il foglio per amalgamare le tinte riposizionandolo in orizzontale fino al completo assorbimento ed asciugatura.


L'acquerello è una tecnica pittorica ariosa, deve respirare, evitate di sporcare troppo le tinte, dovete far risaltare i pigmenti e il vostro lavoro finale dovrà risplendere. Questo è solo un piccolo esempio di come questa tecnica può essere utilizzata, le cose basilari da acquisire sono la sicurezza e la velocità .


Erika Gobbetti

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